Il fiume Tagliamento (dati tratti da Wikipedia, WWF del FVG)
Il fiume Tagliamento (Tiliment in friulano), lungo 170 km e con un bacino di quasi 3.000 Km2, rappresenta l'ultimo corridoio fluviale morfologicamente intatto delle Alpi e per questo viene ritenuto un ecosistema estremamente interessante e prezioso. Per buona parte del suo corso, e in particolare nel medio tratto fino a Pinzano, infatti l'intervento invasivo dell'uomo è stato pressoché nullo per cui le dinamiche fluviali presentano un grado di naturalità unico in Europa.
Il più importante fiume del Friuli Venezia Giulia, chiamato anche il re dei fiumi alpini, grazie alle sue caratteristiche viene studiato da università e istituti di ricerca di tutto il mondo, ed è stato preso a modello per ripristinare condizioni naturali in altri grandi e più noti corsi d'acqua, pesantemente compromessi nelle loro dinamiche dagli interventi dell'uomo.
L'unicità del Tagliamento deriva dalla presenza di alcuni elementi fondamentali, ormai scomparsi altrove, quali:
- la presenza di un importantissimo corridoio naturalistico che garantisce continuità ambientale tra la pianura e la montagna
- l'ampissima piana alluvionale in cui permangono inalterati i principali processi idrogeologici, morfologici ed ecologici tipici di un ecosistema fluviale
- la conservazione di un'elevata ricchezza di specie e di habitat (le golene del Tagliamento ospitano circa il 50% delle specie di anfibi e rettili presenti in regione e le sue acque ospitano la quasi totalità della fauna ittica).
Dal convegno "Giornate Europee del Patrimonio" tenutosi a Pinzano il 25 settembre 2011:
Il Tagliamento può diventare un corridoio culturale del sig. Antonio Zambon, rete alleanza delle Alpi
Importanza delle isole naturali per la biodiversità del medio Tagliamento della dott.ssa Francesca Iordan, King's college di Londra
Tagliamento: un fiume come pochi della dott.ssa Matilde Welber, università di Trento
Un SIC tutto da gestire: quali opportunità del dott. Roberto Pizzutti, WWF del Friuli Venezia Giulia
La flora dei Magredi e del Tagliamento
"La vita sulla terra è ricca, complessa e... sorprendente.È una rete incredibilmente eterogenea di ecosistemi interconnessi,una rete che noi chiamiamo biodiversità.Anche noi essere umani ne facciamo parte..."(Commissione Europea, Ambiente)La frammentazione ambientale, cioè il processo per cui un'area naturale subisce una suddivisione in frammenti più o meno disgiunti e progressivamente più piccoli e isolati, è una delle principali cause di riduzione della biodiversità. Una delle più urgenti sfide ambientali quindi è il problema della frammentazione degli ambienti naturali per cause antropiche. A seguito della frammentazione e quindi della riduzione del proprio habitat molte specie diventano vulnerabili e rischiano di estinguersi. Il tracciato del raccordo autostradale in progetto interessa direttamente o confina con oltre una decina di zone a protezione speciale (ZPS), siti di interesse comunitario (SIC) e zone naturali a vario titolo protette. Nei documenti della Regione il progetto dal punto di vista ambientale è definito come "molto negativo".
Uno dei siti interessati dall'opera sono i Magredi di Pordenone che si estendono dalle colline a nord di Sequals fino alla fascia delle risorgive nei pressi di Cordenons.
Pensando a questo ambiente vengono certamente in mente i suoi sassi e il suo aspetto di terra arida. Oltre che dai sassi però i Magredi sono caratterizzati da vaste praterie la cui vegetazione - che si distingue in tre tappe evolutive: greto, magredo primitivo e magredo evoluto - cambia a seconda della vicinanza dal greto.
In realtà in questi luoghi dall'aspetto desolato si possono trovare moltissime piante alcune delle quali (ad esempio la Crambe tataria) uniche in Italia, i Magredi infatti sono un esempio di biodiversità tra i più ricchi d'Italia: in 100 m2 si possono trovare fino a 70 specie diverse di piante. Molti dei fiori presenti sono coloratissimi a causa delle condizioni estreme in cui vivono che impongono di farsi notare dagli insetti per essere fecondati.
Magredi cioè "terre magre" eppure ricchissimi di biodiversità.
Sulle piante dei Magredi e del Tagliamento hanno lavorato anche gli studenti del Liceo Torricelli di Maniago con la collaborazione dell'Istituto Agrario di Spilimbergo che, nell'ambito del progetto "Fotografare per conoscere", hanno realizzato, oltre a una mostra itinerante, un erbario delle piante fotografate.
Queste zone della Regione, importanti a livello europeo e mondiale, ma troppo spesso sottovalutate dagli abitanti sono state molto apprezzate e rivalutate dagli studenti che hanno partecipato al progetto.
Vai all'erbario Magredi Flora dei Magredi Flora del Tagliamento