Comitato A.R.C.A. - La pedemontana Rivive!

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Magredi

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Nei documenti della Regione si trova che verrebbero interferiti dal progetto di raccordo autostradale Cimpello-Sequals-Gemona anche la zona a protezione speciale dei magredi di Pordenone e i siti di interesse comunitario dei magredi del Cellina - in zone di confine - e i magredi di Tauriano - in zone interne, diminuendo ulteriormente la superficie di una delle aree frammentate-. Come già detto, i Magredi costituiscono una delle più ricche zona d'Italia dal punto di vista della biodiversità, in essa infatti - spesso considerata solo sassi e sterpaglia - vivono anche specie vegetali introvabili in altre parti del nostro Paese.

L'assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2010 l'anno internazionale della biodiversità al fine di porre all'attenzione del mondo intero la questione dell'impoverimento ambientale del pianeta a seguito della distruzione di habitat ed ecosistemi, con l'augurio che una nuova "coscienza verde" abbia inizio.

La diversità biologica va difesa perché è il pilastro della civiltà infatti il degrado e la scomparsa di ecosistemi e con essi di specie animali e vegetali costituiscono la più grave minaccia che possiamo procurare al pianeta e quindi a noi stessi.

Molte sono le iniziative portate avanti dai comuni dei magredi per la loro salvaguardia e per la loro utilizzazione sostenibile. È importante comprendere la ricchezza intrinseca di questi luoghi e, se non bastasse questo per volerli tutelare, rendersi conto che rappresentano una ricchezza anche dal punto di vista turistico e quindi economico. Tutto sta nel saper conservare le caratteristiche e quindi la spendibilità di questi luoghi speciali che abbiamo la fortuna di avere vicino casa, organizzando eventi anche di alto livello ma sempre nel rispetto del territorio.

Di seguito proponiamo una carrellata di una minima parte di ciò che è possibile trovare e ammirare nei Magredi.

Le foto sono state realizzate dagli studenti del Liceo Scientifico Torricelli di Maniago nell'ambito di un progetto pluridisciplinare (che coinvolgeva anche l'Istituto Superiore di Spilimbergo) ideato dalla prof.ssa Antonella D'Andrea e realizzato dalla prof.ssa Sara Tubaro.

Le descrizioni riportate sono degli haiku (vedi spiegazione a fondo pagina) sempre realizzate dagli studenti. Questi brevi componimenti dimostrano come i ragazzi, se gliene si dà l'occasione, si facciano ancora rapire dalla bellezza della natura.

greto del torrente greto e radici
ARIANNA
il cielo azzurro
sottile linea verde
e il mare grigio
DEBORAH
SARA
le dita nere
di un albero già morto
cercano il cielo
ROBERTA
eliantemo farfalla
FRANCESCA
un fiore giallo
in un mare di sassi
gemma di luce
ROBERTA
                                                                                               FRANCESCA
  una farfalla
    un alato pensiero
     spunta tra i sassi
SABRINA
        i sassi grigi
        s'appoggia una farfalla
      colora tutto
      NICOLE
       blu come il mare
        sul sasso tutta sola
       spiega le ali
       ELENA
sabbia e sassi stipa pennata
ELENA
qui sabbia e sassi
immobili nel sole
dopo alberi
LUCIA  
FRANCESCA
nell'arso verde
l'opaco rosa sorge
tra sassi e sassi
DAMIANO 
timo serpillo sabbia
 ARIANNA
spuntano fiori
tra gli infiniti sassi
sorprese ombre
LUCIA
 ELENA
onde di sabbia
son divise dall'acqua
e sotto sassi
GIULIANO
ometto sassi greto torrente con rami
SARA
la fredda luce
mentre abbraccia l'ometto
si perde nel blu
ELENA
 GIULIA
è alto il cielo
mi accorgo ora del secco
toccando i sassi
SAMUELE
gemme ranuncolo
GIULIA
reti di gemme
intrecciate dal sole
lucenti nodi
LUDOVICO
                                                                                                       SARA
                       si fanno spazio
                      tra l'infinito grigio
                      cinque petali
                      MARIKA
                   un fiore giallo                 
                    anima solitaria                 
                     unico al mondo                 
                  VALENTINA                 
fiore sanguisorba impronta di sassi
VALENTINA 
di rosso cupo
s'alza ardita dal suolo
sfera fiorita
LUCIANA
SERENA 
dita di sassi
impronte indelebili
abbandonano
ANTONELLA
alberi prato
GIULIA
tacite ombre
accarezzano l'aria
velata quiete
ISABELLA
 LUCREZIA
prato fiorito
a fermare la vista
mano umana
ANTONELLA
margherita fiore globularia
VALERIA
cinque formiche
assaggiano i colori
del verde prato
MARIKA
VALENTINA
 occhio stupito
nell'infinito verde
spunta l'azzurro
NICOLE
poligale nicensis panorama
ARIANNA
fiori di maggio
ritornano a vivere
nel mare verde
SIMONE
                                                                                                        ELISA
     nuvole bianche
     il cielo è candido
     raggi di sole
     ALESSANDRA
             nuvole scure
             bagnate dalla luce
            monti velati
             ROBERTA
                 fasci di luce
               lacerate le nubi
               livido prato
                  EDOARDO  
biscutella levigata geranio sanguigno
 ELISA
si dissolvono
e sorridono al verde
bottoni gialli
CHIARA
SARA
distesa d'erba
incompresa violetta
aperta al mondo
VALENTINA
fiordaliso farfalla
 GIULIA
si sveglia il fiore
prende rapido il volo
poi si richiude
MARCO
 ELENA
antenne nere
e ali blu che nascono
dal fiore bianco
MARIKA
plantago media rosa
 SARA
sul fiore rosa
agitato dal vento
un maggiolino
LUCIANA
 MARTA
volano al vento
fragili vele bianche
chiuse in un fiore
VANESSA
margherita iris cengialti
 ELENA
un cuore giallo
dentro il riquadro verde
abito bianco
ALESSANDRA
ELISA 
lo cela il prato
tra i petali s'innalza
cuore turchese
EDOARDO
ragnetto iris
SERENA
corre veloce
tra i suoi fili di seta
il bel ragnetto
ELENA
SARA
iris in fiore
fra l'erba spettinata
foglie appuntite
EDOARDO
fiore sigillo di Salomone bruco
 VALENTINA
nel bianco verde
tesori di bellezza
custodiscono
LUCIA
 ELENA
tra i fiori morti
un solitario bruco
striscia tranquillo
EMMA
orchidea anacamptis piramidalis trifoglio montano
 VALERIA
ancora chiusi
aspettano l'attimo
nel verde mare
LUCIANA
VALENTINA 
 su verdi foglie
spiccano bianche sfere
sotto del giallo
BEA
iris orchidea tridentata
 SARA
sotto nuvole
di un verde deserto
in gruppo stanno
BEA
VALENTINA 
fragili fiori
dagli allegri vestiti
vermiglio cuore
GIOVANNI
bruco stipa pennata
 FRANCESCO
dondolandosi
tra funi smeraldine
il bruco sale
GIOVANNI
 ELENA
illuminati
ondeggiano col vento
fili di seta
MARCO
rosa canina margherita
 ARIANNA
fiore incantato
protetto dalle spine
brillo d'estate
STEFANO
GIULIA 
 l'insetto nero
come la nube il sole
eclissa il giallo
MARIKA
farfalla timo
 LUCREZIA
una farfalla
ali come petali
spunta tra i fiori
MARIYAM
VALENTINA 
piccoli fiori
dall'intenso profumo
tanti ricordi
GIULIANO
geranio rosa canina
 ELISA
 il fiore chiuso
si inerpica nel cielo:
è tutto solo
ROBERTA
 GIULIA
rosa canina
aperta è al mondo
nubi leggere
LUCIA
iris grano
 ELISA
solo un attimo
di logora bellezza
tra fiore e aria
ISABELLA
 GIULIA
scosso dal vento
tra le spighe di grano
di rosso acceso
ELENA
poligale nicensis trifoglio montano
 GIULIA
caldi colori
un floreale abbraccio
nel prato verde
GIOVANNI
SERENA 
di verde intenso
molte lance appuntite
inoffensive
LUCIA
 orchis morio  cielo
 ELENA
spunta dal prato
per ritrovare il sole
il fiore, e s'apre
ANTONELLA
 GIULIA
vola libero
solo senza confini
infinito blu
GIULIANO

 

 

HAIKU & AMBIENTEHAIKU

In questo mondo anche la vita della farfalla è frenetica
detto giapponese(yo no naka ya chō no kurashi mo isogashiki)
Kobayashi Issa

Il progetto "Fotografare per conoscere", nato con una finalità interdisciplinare, ha dato origine a una serie di attività collaterali che hanno arricchito ulteriormente i contenuti proposti durante il corso.

Da anni il prof. Nico Cappelletti si interessa di poesia haiku e trasmette questa sua passione agli studenti, svolgendo in classe un laboratorio specifico in cui insegna loro le tecniche base per la creazione di questi componimenti: da qui l'idea di affiancare ad alcune immagini a queste particolari poesie che esprimono a parole le suggestioni emotive scaturite dalla visione del paesaggio.

Un haiku è un componimento poetico, creato in Giappone nel XVII secolo, costituito da tre versi caratterizzati rispettivamente da cinque, sette e cinque sillabe.

Soggetto dell'haiku sono immagini immediate ed intense che rappresentano, in genere, la natura e le emozioni che essa lascia nell'animo dell'haijin (il poeta): data l'estrema brevità è richiesta grande sintesi di pensiero e d'immagine.

Tradizionalmente all'interno di un haiku è presente il  kigo, cioè un accenno alla stagione che definisce il momento dell'anno in cui viene composta o al quale è dedicata: può indicare una pianta, un fiore, un astro, un animale, un evento atmosferico, una festività, etc. In Giappone esiste lo Saijiki o "Antologia delle Quattro Stagioni", che raccoglie ogni tipo di kigo e la relativa descrizione.

Spesso non ci sono nessi logici tra le varie frasi, in modo che il lettore possa essere libero di darne una interpretazione personale, in base alle emozioni suscitate dalla lettura.

 
Piccolo glossario
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Fuyu Inverno
Haru Primavera
Natsu Estate