Continua la modalità di agire dei sostenitori del progetto autostradale
Al di là di ogni polemica, si ritiene opportuno rispondere a quanti, nel tentativo di sostenere il progetto autostradale Cimpello-Sequals-Gemona, continuano a cercare di discreditare chi gli si oppone e perseverano nel dare informazioni incomplete se non scorrette (articolo).
Se si vuole parlare del progetto autostradale si deve partire dai documenti allegati al bando di gara europeo, vincolanti per le imprese e la Regione.
Il testo non lascia spazio a molti dubbi.
Nell'allegato n. 25 a pag. 23 si legge chiaramente che alcuni rischi riguardanti il progetto autostradale sono a carico della Regione mentre altri, come un utilizzo inferiore a quello previsto, sono misti cioè sia delle imprese che della Regione. Sulla copertura dei costi da parte di privati bisogna quindi fare attenzione poiché ai contribuenti l'autostrada potrebbe costare a prescindere dall'utilizzo. Le previsioni di traffico infatti, se confrontate con i dati riportati nell'annuale pubblicazione ufficiale Regione in cifre, risultano decisamente sovrastimate.
I documenti sono così dettagliati da riportare - allegato n. 47 a pag. 4 - anche il costo del pedaggio che non sarà quindi stabilito dall'Anas. Le tariffe non potranno essere ridotte in quanto calibrate per rientrare del capitale investito nella realizzazione dell'opera. E comunque - allegato 49 par.11 - qualora eventuali riduzioni sul pedaggio comportassero una variazione negativa del piano economico-finanziario, ancora una volta la Regione dovrebbe intervenire economicamente per coprire il mancato introito.
Tra i costi da mettere in conto ci sarebbe anche la superstrada Cimpello-Sequals, realizzata con fondi pubblici e inaugurata solo nel 1998, che verrebbe di fatto regalata alle imprese costruttrici. Inoltre la popolazione e le ditte, che ora utilizzano la superstrada gratuitamente, dovrebbero sostenere le spese dei pedaggi.
Affermare che grazie all'autostrada "Pordenone sarà direttamente collegata a Sequals, Spilimbergo ma anche a Maniago" appare tautologico visto che l'esistente superstrada fornisce lo stesso servizio a titolo gratuito. Sul piano regionale della mobilità viene anche evidenziato come l'interporto di Pordenone sia una piattaforma logistica già ben dotata di interconnessioni ferroviarie e viarie atte all'intermodalità. La politica di costruire sempre nuove strade evidentemente abdica alla possibilità di utilizzare la rotaia, di fatto depotenziandola.
Parlare poi di benefici per i territori attraversati senza esplicitarli o dello sviluppo della piccola media impresa solo grazie a una nuova autostrada senza tener conto della persistente crisi in atto (che non sembra essere risolvibile con i soliti vecchi metodi) ha il sapore di uno slogan ormai consumato.
Forse l'essere contrari all'autostrada CimSeGe non è la semplice posizione di anime belle, significa piuttosto aver compreso che al progresso non ci si arriva più attraverso la costruzione di nuove strade. Idea non tanto ingenua, se anche illustri personaggi come Umair Haque, annoverato tra i 50 pensatori ed economisti attualmente più influenti, sostengono che bisogna costruire il futuro partendo da un nuovo paradigma, costruendo "betterness" invece che fare solamente "business". Perché il meglio è amico del bene, del bene comune almeno.