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Io mi sono recato a votare

L'anno 2011 dopo cristo sarà forse ricordato anche per i referendum, se daremo nuovamente voce a questo prezioso strumento di democrazia diretta.

Io partecipo, è una scelta in armonia con i principi del Comitato ARCA di cui faccio parte, perchè lo spirito delle persone

che vi collaborano mi fa capire che ci sono oggi nel mondo molti cittadini in grado di dare forma e sostanza ad un'opinione pubblica matura, capace di rappresentare e chiedere di essere rappresentata in nome dell'interesse generale.

Voterò con gioia, perchè forse troppo frequentemente negli ultimi anni ci avevano appiattito, schiacciati da un'idea grossolana di democrazia come espressione del consenso: consenso sordo, acritico,proiezione della monocrazia dei sondaggi.

Se in ARCA lavoro gratuitamente per lo sviluppo del mio territorio, perché non dovrei recarmi alle urne?

Ormai è chiaro che nelle democrazie mature o i cittadini saranno capaci di riappropriarsi della rappresentanza politica come vera espressione di sovranità popolare qualificata o non saranno, perchè forse non sarà più democrazia.

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 Lago d'Aral: Prosciugato

 

Perché la questione dell'acqua è fondamentale? 

Il tema dell'acqua è uno dei problemi mondiali di maggior attualità.

Agli inizi della rivoluzione industriale era considerata un bene illimitato, disponibile per tutti a costo zero; oggi invece essa ha un prezzo che nei prossimi decenni potrebbe aumentare drasticamente a fronte di una disponibilità calante, che fa già parlare di crisi idrica  mondiale.

L'umanità utilizza oltre la metà dell'acqua dolce disponibile sulla superficie terrestre.

In USA, solamente il 2% dei fiumi scorre liberamente, ed i principali corsi d'acqua del pianeta (Colorado, Nilo, Gange) sono così intensamente sfruttati che solo una portata minima raggiunge il delta e sfocia nel mare. Quelle che un tempo erano vaste distese d'acqua (Mar d'Aral, lago Ciad) sono ormai ridotti a piccoli laghi.

Quello che due secoli fa era un bene libero, come l'aria, diventerà sempre più economico: sarà l'oro del futuro.

La sua presenza è essenziale per la salute umana, l'agricoltura e la produzione industriale, ma ciò che più conta, costituisce la base degli ecosistemi che supportano la vita sul pianeta.

La crescita demografica in questo secolo comporterà l'aumento vertiginoso della richiesta d'acqua necessaria ai bisogni umani e all'agricoltura. La carenza di questo bene rappresenta una seria minaccia per la stabilità politica, lo sviluppo economico e la salute umana di milioni di persone e proprio per questo anche, ahimè, un grande businness per chi specula sulle miserie dell'umanità!

 

Perché esprimersi sull'energia?

Oggi il costo delle energie alternative è alto, ma qual è il concetto di costosità nel mondo in cui viviamo?

Rischiamo di imboccare strade sbagliate perché ci basiamo sulla realtà attuale, nell'immediato futuro i valori saranno diversi: bisognerà investire per mettere in sicurezza il territorio, il clima, le produzioni agricole dalle conseguenze devastanti dell'effetto serra, prodotto dagli "economicamente convenienti" combustibili fossili; bisognerà investire per smantellare centinaia di pericolosissime centrali nucleari e depositi di scorie generate dal "convenientissimo" uranio.

Io voto perché penso che presto le economie locali dovranno rispolverare i concetti economici della fisiocrazia, ripartire dai primordi e sganciare la finanza mondiale. Quindi sono disposto ad investire sull'energia pulita per il futuro dei miei figli e lo voglio dire recandomi alle urne.

 

Perché votare sul legittimo impedimento?

La risposta è tautologica: perchè è bene esprimersi sempre, in nome delle inalienabili libertà fondamentali di espressione.

 

Perché impegnarsi anche contro l'autostrada?

Sulla Cimpello- Gemona non si vota, ma si può discutere: per questo mi recherò ogni settimana al Comitato ARCA, perché non concordo con la presunzione politica sull'utilità pubblica di questa opera e a chi mi accusa di essere un oscurantista, miope di fronte agli inevitabili sacrifici da porgere sull'altare dello sviluppo, rispondo che sì, è vero, il progresso è un treno in corsa, lanciato ad altissima velocità: se non corri, lo perdi ... ma se deraglia perdi tutto!

Chissà se i "deragliati" di Fukushima seguirebbero oggi, chiamati alle urne, le indicazioni del nostro Presidente?

                                                                           Pietro Rosa