Comitato A.R.C.A. - La pedemontana Rivive!

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Vogliamo dati, non proclami

"Cimpello - Gemona una priorità" titola il Messaggero Veneto di Pordenone pubblicando, sabato 7 dicembre, un nuovo, o vecchio visto che dice sempre le stesse cose, proclama di Sonego.
Come al solito nessun dato viene fornito a sostegno di quanto affermato.
"Il collegamento autostradale Cimpello - Gemona è necessario e sulle ragioni della necessità tornerò" dice Sonego ma in realtà non ci ritorna affatto.
"... i comitati e le persone, chi scrive queste righe fra di esse, porteranno un contributo al dibattito consegnando argomentazioni" continua Sonego ma ancora una volta non argomenta in nesssun modo.
"Il non agire implica costi ma non benefici. lo status quo implica anzi un peggioramento dovuto al maggior carico di traffico" afferma. Ma a quale aumento di traffico si riferisce? A quello proveniente dalla pedemontana veneta? Ma l'ha mai percorsa? Ma non ha letto nulla riguardo al buco nel bilancio della Regione Veneto dovuto alla mancanza di traffico su quell'opera? 
Ecco l'ultimo articolo a riguardo: "La Pedemontana veneta è un fallimento finanziario e la Regione scarica il fardello sulle casse statali"

 


Di seguito proponiamo alcune immagini del traffico in Pedemontana Veneta


22-07-15 2 07/12/24 ore 8.30
                      23-04-28                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           
          Ve 15/07/2022 ore 11.00                                                                          Ve 28/04/2023 ore 16.30                                                                               Gi  05/12/2024 ore 08.30
 
 
Per evitare si possa dire che le foto sono state fatte in particolari momenti di mancanza di traffico proponiamo altre immagini e un video tratti dal web
 
 
fb spv
 
 
 
   
                         vicenza today                              
 
  dalla pagina fb della pedemontana Veneta                                                                                                 da Treviso Today                                                                             
   
 video  Pedemontana Veneta, mezzogiorno di vuoto
 
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Cimpello-Sequals-Gemona chi ne beneficia?

A margine dell'incontro del 22 novembre a Lestans sulla Cimpello-Gemona, è veramente sconcertante (e un po' deprimente) assistere a una comparsata di vecchie glorie, amministratori pubblici e rappresentanti confindustriali, che ripropongono la loro ossessione in modo compulsivo e senza pietà per noi spettatori di tesi sempre uguali a se stesse, senza alcun nuovo elemento e soprattutto senza dati obiettivi a suffragio della loro proposta.
Lo ripetiamo ormai da lustri: prima di accapigliarsi su ipotesi di percorso di questa indigeribile arteria, persone che si elevano dalle mere chiacchiere da bar alle quali sono autorizzati i comuni cittadini, devono stabilire la strategicità dell'opera. Per la qualcosa è ineludibile presentare un'analisi costi/benefici. E invece, anche sta volta, nulla di ciò è stato prospettato. Tale analisi, sul versante dei costi, ha dei riferimenti che dovrebbero allarmare: per deficit di traffico è fallimentare la realizzazione della pedemontana lombarda e della Bre-Be-Mi. Ma in tempi e luoghi più vicini a noi, c'è l'esempio della pedemontana veneta che ha prodotto costi alla Regione Veneto pari a 300 milioni annui medi per quarant'anni, a fronte di introiti da pedaggi pari a poco più di 120 milioni. Un disastro per la collettività che si è vista accollare il rischio d'impresa che doveva essere di chi l'autostrada l'ha costruita in regime di project financing, opera riproposta anche ieri sera in Villa Savorgnan a Lestans. L'analoga ipotesi prevista nei documenti della giunta Tondo, immaginava l'iperbolico transito a regime di 55.000 veicoli al giorno. E per quanto ai sostenitori dell'opera interessino niente le ricadute ambientali e l'inquinamento indotto, sono entrambi fattori che vanno ricompresi nella valutazione dei costi.
Sul versante dei benefici, detto che esiste fra Pordenone e Tarvisio un percorso autostradale in parte a tre corsie e nei restanti tratti a due corsie con buone capacità residue (percorso al quale la nuova arteria sottrarrebbe traffico creando verosimilmente problemi di sostenibilità economica), salvo i soliti generici richiami allo sbocco dei mercati settentrionali, i relatori non spiegano nulla sulle possibili ricadute economiche: la nuova autostrada produrrebbe un incremento del Pil regionale? Ne è stata fatta una stima? O è stato valutato l'eventuale incremento della produzione industriale? Ci sarebbe un incremento dell'occupazione? O un miglioramento dei servizi? Può essere quantificato in termini economici l'eventuale risparmio di percorrenza? E si è considerato se è sostenibile il rapporto fra i costi e l'ipotetico risparmio nei tempi di percorrenza? Fra i vantaggi viene menzionato il ripopolamento delle zone montane, ma la letteratura dimostra che il miglioramento dell'infrastrutturazione in taluni casi ha prodotto effettivamente quel risultato e in altri quello contrario. Perché in assenza di un parallelo sviluppo di attività produttive o commerciali, può succedere che un'arteria la porti via i residenti più in fretta.
In conclusione, non riusciamo a cancellare l'impressione che dietro i corifei della Cimpello Gemona ci sia sempre un convitato di pietra: quei portatori di interessi – i costruttori – che a noi sembra siano gli unici beneficiari dell'opera. Da ultimo, ci pare poco consona al ruolo istituzionale del presidente di Confindustria Alto Adriatico la chiamata a raccolta di comitati per il sì: anche perché è un metodo che, invece di un confronto ragionato, tende solo a schierare gli uni comitati contro gli altri armati.
 
Alberto Durì per il Comitato ARCA
 
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Incontro a Lestans organizzato dall'associazione Bobbio rappresentata da L. Sonego

Per chi fosse interessato a quanto detto durante l'incontro del 22 novembre 2024 Fabio Masotti del Presidio Permanente Sul Tagliamento, che ringraziamo, mette a dispozione il video degli interventi programmati: locandina2024

L. Sonego ex senatore (40:32)                                                                                                                                
D. Carpenedo ingegnere (40:15)
E. Odorico Sindaco di Sequals (11:04)
M. Agrusti Unindustria Alto Adriatico (13:01)
G. Tilatti Presidente Confartigianato Udine (6:35)
M. Nencioni Direttore Confindustria Udine (5:39)
R. Revelant Sindaco di Gemona (7:23)
M. Donada Associazione ingegneri provincia di Udine (1:51)

e di quelli inattesi:

L. D'Andrea per il comitato ARCA (9:15)
E. De Biasio Sindaco di Pinzano al Tagliamento (6:13)
A. Ciriani Legambiente FVG (3:25)

 

 

 

 
Si ribadisce che:

TUTTE LE INFORMAZIONI FORNITE DAL COMITATO A.R.C.A. SUL PROGETTO AUTOSTRADALE SONO TRATTE DAI DOCUMENTI UFFICIALI DELLA REGIONE

come potete facilmente verificare andando nella sezione "DOCUMENTI E SINTESI".
   

Tracciato del progetto autostradale:

tracciato foto_territorio

 

 

Link Veloci:

 

chi siamo motivazioni_dissenso nostra_posizione
storia_progetto documenti_e_sintesi noi_non_taceremo
caselli comuni project_financing
domande frequenti pulsante_simulazione pulsante_cifre

 

 
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Chi ha più diritto di decisione sul futuro?

agrusti

 

L’idea della Cimpello-Gemona è nata in un contesto culturale in cui concetti come mobilità sostenibile, sensibilità ambientale e integrazione delle politiche ambientali nelle altre politiche di settore non si erano ancora affermati.

Noi non vogliamo rimanere fermi a cinquant'anni fa come il settantenne Agrusti, noi vogliamo pensare al futuro da giovani!


 
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Riproponiamo un vecchio articolo del 2012, dopo 12 anni siamo al punto di partenza!

Il mondo imprenditoriale non riesce a pensare a niente di più innovativo? Non sa reinventarsi?

 

Se si vuole promuovere l’economia su questo territorio e si vuuole parlare di montanità ci sono le grandi opere da fare e sono in primis contrastare il dissesto idrogeologico che certamente un’autostrada costruita all’interno di colline argillose non aiuta.

È arrivato il momento di parlare di territorio di diversificazione di un’economia, di ampliare il dialogo, di ampliare il dibattito e di pensare di andare a investire, anche solo la metà di quanto servirebbe per costruire l’arteria autostradale, sui nostri territori per economie innovative, questo porterebbe sviluppo.

 

 

Oltre ogni immaginazione

Sul sito del Comitato, nella sezione Video e Audio, da diversi mesi è stato inserito uno spezzone dal titolo "l’impatto dell’autostrada sulle persone" tratto da una conferenza dell’antropologa, docente all’università di Firenze, Nadia Breda. In quel video vengono, tra l’altro, riportati i momenti salienti del passaggio dalla vita senza l’autostrada alla vita con l’autostrada. Pur avendo ascoltato e cercato di visualizzare quanto sentito, è solo dopo aver fatto alcune foto e misurazioni in alcuni punti del tracciato in progetto che è stato possibile realizzare, ma probabilmente non ancora appieno, cosa sia un’infrastruttura autostradale calata sul territorio ora aperto, sgombro e silenzioso.

Tutto è nato da queste affermazioni:

"Sono due, tre i momenti difficili, d’impatto dell’arrivo dell’autostrada. Il primo è il momento in cui picchettano perché finché l’autostrada è nel tuo immaginario, riesci anche a immaginarla prima che ci sia, una cosa che arrivava da lì, va dietro..., davanti in realtà hai il solito paesaggio, gli alberi, il giardino ma quando picchettano, picchettini di legno color fucsia, ti accorgi per la prima volta di quanto è enorme quest’opera. Mentre prima tu sai la linea, nella tua mente c’è una linea sottile invece poi si cala sul territorio ed è una roba veramente enorme".

Ecco come cambierebbe la visuale in un paio di luoghi con il passaggio dell'infrastruttura:
 
1) Parte in trincea: profondità 1,5m; larghezza circa 30m (a 1m in verticale corrispondono 1,5m in orizzontale di scarpata più la sede stradale). Non si sono presi in considerazione né lo spazio tra infrastruttura e recinzione né lo spazio di terreno vincolato.

 

sezione trincea
Sezione dell'opera (non in scala)
prato
Situazione attuale
traiettoria autostrada
Traiettoria dell'infrastruttura autostradale
 grandezza opera
Larghezza reale dell'opera
autostrada terminata
Simulazione autostrada conclusa
prato
 Distruggere questo per un'opera inutile? ASSURDO E MIOPE!

 

Da tenere presente che in questo punto la trincea risulta piuttosto poco profonda e quindi la scarpata poco alta da cui ne deriva una limitata ampiezza totale del fossato autostradale. In comune di Pinzano è previsto un tratto in trincea profondo 12.5m e in comune di Forgaria un tratto profondo 8,2m con ampiezze superiori ai 40m

 
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