SIAMO CONTRARI ALL'AUTOSTRADA CIMPELLO-SEQUALS-GEMONA:
- perché devasterà una delle zone più preziose e delicate del Friuli e di tutta Europa: la valle del medio Tagliamento (Sito di Interesse Comunitario, SIC). Attraversando con sovrappassi, viadotti e terrapieni l'area golenale del fiume da Cimano fino a Pinzano, rovinerà per sempre un'oasi ecologica e un paesaggio naturale che si è finora mantenuto intatto;
- perché in tutto il suo percorso produrrà danni ambientali e sociali gravissimi e scarsamente o niente affatto mitigabili, soprattutto in termini di rumore, di inquinamento dell'aria, del suolo e delle acque, di deterioramento del paesaggio;
- perché impatterà su numerosi siti naturali protetti e creerà una cesura nel territorio, ostacolando o impedendo il movimento degli uomini e degli animali; perché non è una strada al servizio della popolazione e delle imprese della pedemontana friulana, che hanno bisogno piuttosto di migliorare la viabilità locale, ma risponde invece alle esigenze del traffico pesante che dal Veneto e dalla Lombardia si dirige verso l'Austria e viceversa;
- perché comprometterà gravemente le prospettive di sviluppo turistico e sostenibile della pedemontana friulana;
- perché a pagarla saranno i friulani: non solo in termini di inquinamento, salute, uso del territorio ma anche dal punto di vista economico: infatti, se la stima dei passaggi medi giornalieri (oltre 23.000 nel 2015 che diventeranno 53.000 nel 2050) fosse corretta, si tratterebbe di un'esplosione insostenibile del traffico su gomma; se invece, com'è più plausibile, la previsione fosse errata per eccesso l'opera non si ripagherà con i soli pedaggi ed il ripianamento dei debiti sarà a carico della collettività.
PIÙ NELLO SPECIFICO:
Nel 2003 la Regione FVG emette una delibera relativa alla continuazione della Cimpello–Sequals fino a Gemona. Il documento presenta numerosi vincoli per tutelare il paesaggio e per minimizzare l'impatto ambientale. Uno di questi requisiti è che il tracciato coincida il più possibile con quello di strade già esistenti.
La Regione non ha la disponibilità per finanziare tale progetto, quindi nel 2009 un consorzio di imprese (Autovie Venete, Impregilo, Rizzani De Eccher) propone un progetto che, invece di rifarsi al bando del 2003, lo stravolge presentando un piano di fattibilità NON PER LA STRADA considerata in precedenza ma per un'AUTOSTRADA, che ovviamente non può in alcun modo soddisfare i vincoli precedentemente posti.
LA REGIONE E LE IMPRESE DICONO CHE L'AUTOSTRADA:
- offrirà una via alternativa al traffico pesante proveniente dal nord della regione e dell'Europa
- ridurrà sulla rete esistente traffico, incidentalità, emissione di CO2, impatto ambientale
- decongestionerà il traffico sul tratto autostradale Palmanova-Mestre
MA:
- l'Europa va sempre più verso linee ferroviarie. E noi? Vogliamo fare del Friuli la più grande rotonda d'Europa? Il Friuli è la Regione con il più alto consumo di territorio procapite
- la nuova tratta (nel tragitto Gemona-Mestre) sarà solo 2 km più corta dell'esistente (fonte dati Google Maps); risulterà più lenta a causa delle due barriere di pedaggio; e il tratto Gemona-Cimpello costerà € 9,81 per il traffico delle auto (per tutti!), assai di più per i camion
- tutto il traffico proveniente dal porto di Trieste (e dai Paesi a sud-est del capoluogo regionale) e tutto il traffico delle spiagge, continuerà a servirsi della A4 (Torino-Trieste) e della A23 (Udine-Tarvisio): si giustifica un'opera a prevalente (e dubbio) beneficio delle Regioni occidentali?
- il piano regionale delle infrastrutture del 2010 prevede la realizzazione della terza corsia della Trieste-Venezia
LA REGIONE E LE IMPRESE DICONO CHE L'AUTOSTRADA:
- ridurrà traffico e tempi di percorrenza locale (togliendo traffico pesante)
- produrrà maggiori posti di lavoro per costruzione e manutenzione dell'opera
- aumenterà il valore delle aree perimetrali agli accessi all'infrastruttura
- creerà maggiore disponibilità di denaro in seguito agli indennizzi per gli espropri
- migliorerà il paesaggio
MA:
- l'utilizzo della Cimpello-Sequals per andare a Pordenone non sarà più gratuito e quindi la viabilità locale non migliorerà: i pochi caselli orienteranno sulle vecchie statali e provinciali anche il traffico che oggi gravita sulla Cimpello-Sequals; il percorso taglierà in due i territori comunali
- i posti di lavoro non aumenteranno: le ditte costruttrici potranno gestire direttamente i lavori o subappaltarli a ditte a loro collegate
- quanti invece vedranno crollare il valore della propria casa lungo tutto il tracciato?
- il valore delle superfici agricole diminuirà a causa della frammentazione dei fondi
- il paesaggio verrà devastato in particolare nel tratto Sequals-Majano; le aree sottratte avranno una larghezza fino a 200m, si registrerà un significativo inquinamento acustico durante la costruzione dell'opera e un inquinamento acustico e atmosferico a regime, con valori che supereranno quasi certamente quelli di legge
- la costruzione e la manutenzione della nuova autostrada verranno pagate con i pedaggi, cioè dai cittadini e la Regione entrerà in possesso dell'opera dopo 55 anni.
COME SE NON BASTASSE:
PER ESSERE VANTAGGIOSA PER I CONCESSIONARI, SULL'AUTOSTRADA DOVRANNO PASSARE 23.000 VEICOLI AL GIORNO NEL 2015 E QUASI 53.000 NEL 2050
UN ESEMPIO FRA TUTTI:
IL TRAFFICO DEI CAMION PROVENIENTI DAL CEMENTIFICIO CONTINUERÀ A PASSARE PER LA ROTONDA DI LESTANS
E PER FINIRE:
LO STUDIO PRELIMINARE (PROVINCIA DI PORDENONE 2001) PER UNA STRADA A DUE CORSIE (18mila veicoli al giorno, mentre l'autostrada ne prevede in media oltre il doppio),
EVIDENZIAVA CHE:
LE EMISSIONI DI PARTICOLATO 'PM10' SI AVVICINANO AL LIMITE DI LEGGE, IL RUMORE SUPERA I LIMITI DELLA CLASSE III ("con condizioni di criticità nella zona della stazione di Flagogna") E LE EMISSIONI DI OSSIDI DI AZOTO NELLE ZONE DI CORNINO E BUJA SONO SUPERIORI AI LIMITI DI LEGGE