È vero che i residenti avranno delle agevolazioni sul pedaggio?
Rispetto a questo argomento non si hanno informazioni precise e definitive infatti nell'allegato 49, “Elementi essenziali dello schema di convenzione”, all'articolo 21 si legge:
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“il concessionario ha la facoltà di concedere a particolari categorie di utenti forme di abbonamento o altre di agevolazione, finalizzate a facilitare la riscossione dei pedaggi o a incrementare il traffico sul collegamento stradale”, “l’articolazione tariffaria può avere decorrenza anche in corso d’anno e per periodi limitati di tempo”
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“è vietato al concessionario rilasciare tessere di libera circolazione sul collegamento stradale”
Le agevolazioni per i residenti quindi non sono obbligatorie e comunque sarebbero revocabili unilateralmente in qualsiasi momento. Inoltre le tariffe verrebbero adeguate annualmente al tasso d'inflazione reale e qualora gli introiti dei pedaggi non fossero quelli ipotizzati in fase di progettazione, lo Stato (in questo caso la Regione) potrebbe dover intervenire con finanziamenti pubblici e quindi comunque sarebbero i cittadini a pagare.
Due le situazioni possibili riguardo alle agevolazioni:
1) non ci saranno agevolazione per i residenti
2) ci saranno agevolazioni e allora possiamo rifarci ad altre situazioni di questo tipo.
Generalmente le agevolazioni quando vengono concesse hanno le seguenti caratteristiche:
- riguardano una ristretta fascia di utenti: i residenti dei comuni interessati ma non coloro che, residenti in comuni limitrofi, sono comunque interessati all’utilizzo di quel tratto di viabilità per usi anche sistematici e locali o ai pendolari da altri comuni, nemmeno se occupati e gravitanti nei comuni interessati
- non sono applicabile alle imprese e agli operatori commerciali individuali, nemmeno per quelli le cui attività hanno sede nei comuni interessati [... non si voleva aiutare lo sviluppo?]
- richiedono una sorta di abbonamento a canone mensile o annuale (tessera tipo VIACARD) quindi chi usa poco la strada non ne ha beneficio
- sono limitate a un prefissato numero di chilometri (dai 15 ai 21) dal casello di ingresso (quello del comune di residenza presumibilmente) oltre i quali il pedaggio si paga per intero [quindi partendo ad esempio da Sequals la riduzione non consente di arrivare a Pordenone]
- hanno una validità limitata nel tempo (10-12 anni) oltre la quale la riduzione diminuisce gradualmente fino a raggiungere lo zero (15-20 anni)
Si deve poi considerare che queste ipotetiche agevolazioni potrebbero interessare solo i comuni gravitanti sull’attuale Cimpello-Sequals e solo su questa tratta.
Oggi sulla Cimpello-Sequals nessuno paga, la superstarda è già stata pagata dai cittadini con le tasse.
In definitiva al massimo verrà offerta, a una piccola porzione di abitanti, una qualche riduzione del pedaggio con limitazioni di tempo e di spazio a fronte di un’opera che rovinerà per sempre il territorio e abbasserà la salubrità della vita. E questo è incontestabile comunque se la pensi!