La vostra posizione sull'autostrada sarebbe diversa se fosse realizzato uno svincolo in Val d'Arzino?
Cominciamo col dire che il progetto regionale non prevede alcuno svincolo nella tratta tra Sequals e Osoppo, e anzi prevede la chiusura dell'uscita di San Giorgio della Richinvelda nella tratta Sequals-Cimpello. Questi particolari sono rivelatori delle intenzioni di chi ha proposto la realizzazione dell'autostrada: creare un corridoio di puro passaggio tra Nord Europa e Pianura Padana. Costruire cioè un'opera totalmente distante dai bisogni, economici e di mobilità della popolazione pedemontana.
Ci sono quindi 2 questioni molto chiare.
Prima questione. L'autostrada Osoppo-Cimpello sarebbe un'inutile doppione della Tarvisio-Mestre (A23 + A4). Per risultare produttivo -e citiamo stime elaborate dalle aziende costruttrici e recepite dalla Regione- il nuovo raccordo autostradale dovrebbe veder circolare 23.000 veicoli al giorno nel 2015 per arrivare a più di 50.000 nel giro di 50 anni. Se consideriamo che nel 2009 i veicoli circolanti giornalmente sulla A23 nei 2 sensi di marcia sono stati poco più di 30.000 risulta evidente che o si svuota la A23 o sul raccordo non si raggiungono i volumi di traffico auspicati dai costruttori.
Seconda questione. A questa popolazione un'autostrada non serve: non serve ai loro spostamenti né alle loro attività economiche. In compenso devasterà irrimediabilmente il territorio frustrando le speranze di sviluppo di un turismo ecocompatibile. Chi verrebbe a farsi un giro in bicicletta su una pista con vista autostrada?
È evidente che non sarà un fantomatico casello a farci cambiare idea su questi punti.