Veramente pensate di poter fare qualcosa contro l'autostrada?
La risposta è sì. Lo pensiamo veramente!
Certo non possiamo essere sicuri di riuscirci, ma abbiamo la certezza che se non facciamo niente, se non facciamo valere le nostre ragioni in difesa di un territorio pregiato e in alcuni parti unico contro un'opera inutile, o almeno inutile per noi che ci dovremo convivere, allora avremo veramente perso.
Sicuramente chi la costruisce il suo rendiconto ce lo avrà, ma per noi ci saranno asfalto, rumore e smog! Verremo tagliati fuori: chi ma uscirà dall'autostrada per andare a bere in un bar o a mangiare qualcosa in una trattoria?
Alle spalle abbiamo avuto o abbiamo i racconti dei nostri genitori, di altre battaglie.
Esisterebbe ancora la Val d'Arzino se non ci fosse stato chi si è opposto all'invaso?
E quante altre costruzioni ci sarebbero a inquinare l'aria se qualcuno non avesse lottato contro il cementificio di Travesio?
"Troppo tardi, ci siamo svegliati troppo tardi, quando ormai era stato costruito, lo abbiamo lasciato crescere senza dire nulla e poi ci siamo accorti. Non era possibile pensare di farlo sparire, ma almeno abbiamo vinto in ogni luogo istituzionale dove siamo arrivati e abbiamo ottenuto dei depuratori e il divieto di costruire altri pezzi".
Se si tace, se si ha timore di manifestare le proprie idee o peggio ancora se non ci si interessa di ciò che potrebbe cambiare per sempre la nostra vita, significa che si è persa ogni speranza nella democrazia, nel potere della popolazione, ogni spinta vitale.
Ed è proprio su questo che contano le grandi imprese che hanno proposto l'opera. Sperano nel silenzio della popolazione, nel disinteresse, nel non voler avere fastidi.
Gli attacchi al territorio sono molteplici e si manifestano ovunque, ma attecchiscono meglio dove non trovano resistenza! Noi non vogliamo dover dire " avremmo potuto, avremmo dovuto, se soltanto avessimo fatto"!
Non dimentichiamo che è contemplato che i cittadini, le associazioni, presentino le loro valutazioni riguardanti un progetto. Valutazioni che la Regione deve considerare al momento della decisione finale. Per questo stiamo contattando ricercatori di tutto il mondo che vengono in Friuli per studiare il Tagliamento (in questo momento ci sono dei giapponesi), per avere il loro parere.
E allora uniamoci, presentiamoci in tanti - firmando la petizione. Se poi le nostre osservazioni sono corrette può la Regione non prenderle in considerazione?